domenica 19 luglio 2015

Una cicatrice in tasca

La fata sdentata portava una cicatrice in tasca.
Delicata e magnifica come un portafortuna di madreperla.
Vulnerabile come un patto violato, come un idolo sbrecciato.
Ogni giorno la benediceva ridendoci dentro.
Conscia di aver fatto di un dolore la sua arma più temibile.
Felice di aver fatto di un tradimento il suo incantesimo più riuscito.




martedì 7 luglio 2015

Mi troverai qui.

L'anima del giocoliere errante era innamorata, ma di natura irrimediabilmente vagabonda.
Era un'anima zingara, di quelle che non le tieni in un secchio perché dentro hanno il mare aperto.
Piangeva nel salutare la piccola funambola, che con quelle lacrime ci avrebbe fatto amuleti da tenere sotto al cuscino nelle notti di sconforto.

'Non voglio perderti, amica mia', le diceva il ragazzetto, ma intanto stava già andando.
'Non mi perderai.
Mi troverai qui dove mi hai lasciata.
Dove tiranneggia il sogno,
Dove non ha scampo il disincanto,
Dove le tue iridi mi resuscitarono tutta la pelle.'

Ma il cuore le pesava cosi tanto che da quella sera in poi, prima di dormire, lo dovette appoggiare sul comodino. Come la dentiera sgangherata di una fata invecchiata in un botto.


lunedì 6 luglio 2015

Oltre la vertigine

Il giocoliere errante guardava incantato la funambola che con allegra inconsistenza saltava di camelia in camelia, di petalo in petalo.
A ogni fiore la ragazzetta dava un nome per poterlo poi chiamare in sogno.
A ogni fiore la ragazzetta dava un bacio per poi non doversi rammaricare di un amore mancato per un soffio.
'Ottimista. Sei un'inguaribile ottimista!', le diceva il fanciullo, maneggiando abilmente birilli filanti e cuori di drago.
'No. Sono solo una che si fa coraggio.', rispondeva la piccola, nei piedi la tenacia di chi è andata oltre la vertigine.
E intanto pensava che la vita che le era parsa troppa non era mai abbastanza.




mercoledì 1 luglio 2015

L'ultima sigaretta




"Vi lascio la formula magica per realizzare i vostri sogni più belli...", disse loro la vecchia fata, rollandosi senza fretta l'ultima sigaretta.
"Dove?", chiese F.
"Quando?", chiese C.
"Dove le vostre mani si tengono.
Quando non vi lascerete mai."