martedì 7 luglio 2015

Mi troverai qui.

L'anima del giocoliere errante era innamorata, ma di natura irrimediabilmente vagabonda.
Era un'anima zingara, di quelle che non le tieni in un secchio perché dentro hanno il mare aperto.
Piangeva nel salutare la piccola funambola, che con quelle lacrime ci avrebbe fatto amuleti da tenere sotto al cuscino nelle notti di sconforto.

'Non voglio perderti, amica mia', le diceva il ragazzetto, ma intanto stava già andando.
'Non mi perderai.
Mi troverai qui dove mi hai lasciata.
Dove tiranneggia il sogno,
Dove non ha scampo il disincanto,
Dove le tue iridi mi resuscitarono tutta la pelle.'

Ma il cuore le pesava cosi tanto che da quella sera in poi, prima di dormire, lo dovette appoggiare sul comodino. Come la dentiera sgangherata di una fata invecchiata in un botto.


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